Radici nel Monferrato
Nelle letture dell’infanzia mi aveva colpito la figura di Guglielmo Spadalunga, marchese del Monferrato, eletto capo super partes dai Crociati in Terrasanta.
Me lo immaginavo alto, grande, grandissimo, con un’arma così, paciere indiscusso in ogni controversia potesse esplodere nel campo. Veniva dal Monferrato, da casa nostra insomma, perché lì era nato mio nonno che, pur mai conosciuto, immaginavo comunque della stessa stazza del marchese.
Invincibile anche lui, perché della stessa terra. Crescendo ho imparato a conoscere il Monferrato: una terra incredibile, lavorata dovunque con fatica dall’uomo: fatto di ferro, impastato di terra e acqua, indurito dal sole e dal vento, a lavorare in vigna per produrre uva.
Un filare dopo l’altro, per chilometri e colline infiniti, tutto a mano. E qui immaginavo un giorno mi sarei ritrovato, all’età di mio nonno, a lavorare la terra e a produrre vino. E la speranza si è concretizzata: eccomi qui, con qualche acciacco, a lavorare la terra cercando di ottenere uve ricche di zuccheri e di estratti, da cui ricavare vini di grande livello qualitativo. E’ nata così questa piccola azienda agricola, dove la vite è regina.